San Giuseppe Vesuviano - Le strade non sono mai state degne di questo nome, da sempre qui somigliano più ad una carta geografica che ad una superficie liscia fatta per far transitare veicoli e pedoni. L’arrivo del generale Roberto Jucci, alto commissario per la bonifica del Sarno, ha solo accentuato questa realtà facendo divenire le nostre strade delle autentiche gruviere.

L’amministrazione comunale ha adottato il regolamento per l’esecuzione di scavi su suolo pubblico e porre così un freno a buca selvaggia, finalmente chi voleva fare lavori sulla sede stradale aveva delle regole certe a cui attenersi. Si parte con l’obbligo di non fare lavori su strade realizzate da poco per un periodo minimo di due anni, e quando si possono fare questi lavori detta tutte le regole per la loro esecuzione a regola d’arte.

Queste norme hanno creato molti malumori fra i residenti che in questo ultimo anno hanno chiesto un’allaccio ad un pubblico servizio:” … per colpa di Unione Sangiuseppese (tra i principali fautori del nuovo regolamento, ndr) non possiamo fare il lavoro …” - si sono sentiti rispondere i cittadini dai concessionari di pubblici servizi, senza che ciò fosse vero perchè leggendo il regolamento i lavori si possono fare, basta organizzarsi con l’ufficio tecnico e seguire la procedura che impone di fare il ripristino in un certo modo.

Peccato che, come si vede dalla foto, le regole valgono solo per i privati. Questi lavori sono stati svolti in via M. di Nassyria (prima dello svincolo della ss268) e riguardavano la creazione di una vasca di decantazione della fogna con anesso tubo di scarico, lavoro che il Commissariato del gen. Jucci poteva fare sicuramente prima di asfaltare la strada ma che comunque andavano fatti secondo le regole. Si pensi che l’amministrazione, annesso al regolamento, ha fatto anche il disegnino su come si sarebbe dovuto fare lo scavo ed il ripristino, giusto per essere sicuri.

Detto fatto. Il Commissariato due settimane fa ha aperto il cantiere, in curva e senza adeguata segnaletica, ha fatto il lavoro ed ha ripristinato con un tappetino di asfalto deposto, forse, con il pennello. Giusto 24 ore dopo due gocce d’acqua hanno ridotto la strada come si vede dalla foto.

La situazione ha avuto un prologo la scorsa settimana in via Torricelli angolo con via S.M. la Scala, stesse modalità di lavoro, stesso ripristino, stesse gocce d’acqua, stessa fine. La Polizia locale intervenutta sul posto ha dichiarato:”Abbiamo allertato i tecnici dell’ufficio tecnico i quali fra poco saranno qui per tamponare la buca, per quanto ci riguarda faremo regolare verbale che invieremo a chi di competenza. Sul rispetto del regolamento non compete a noi prendere iniziative”.

Per anni il Comune non ha avuto regole certe da far rispettare ed ognuno si é regolato di conseguenza, oggi abbiamo un punto di riferimento che dice:”Art. 10 del Regolamento scavi su luogo pubblico, minimo due anni per fare interventi. Art. 11: qualora gli interventi sono urgenti si paga un rimborso all’Ente pari ad euro 60 a Mt/lineare di scavo. Art.14 sanzioni: da Lire 1.080.000 a Lire 4.320.000 (forse le lire sono un refuso di stampa dei nostri legislatori). Da come si comporta l’Alto Commissariato del generale Jucci abbiamo forti dubbi che sappiano dell’esistenza di queste regole.

                                                                           Mimmo Russo