San Giuseppe Vesuviano - Anno nuovo problemi vecchi. A San Giuseppe Vesuviano, sfortunato paesino del vesuviano, tutto è rimasto immobile. Immobili sono i cumuli di monnezza. Immobile è l’edilizia legale. Immobile è il senso civico dei cittadini. Immobile è l’economia. Immobile è la politica. Eppure ogni otto anni cambia il presidente degli Stati Uniti d’America con tutto il suo governo e la sua politica, mentre noi abbiamo sempre le stesse facce e quello che è più grave sempre lo stesso modo di pensare.

Uno di questi luoghi immobili è l’area mercatale. La differenziata è partita a marzo del 2006 ma via Ungaretti la domenica pomeriggio sembra un isola dei Caraibi dopo un tornado. Rifiuti ovunque e persone intente a scartare quei resti nel tentativo di recuperare qualcosa. Un signore raccoglie gli scarti di formaggi e insaccati: ” … sa a casa la mia cagna ha partorito sei cuccioli, con questa roba aiuto il bilancio familiare evitando di comprare il cibo per i cani”. Più in la ci sono degli stranieri che frugano fra dei grossi scatoloni, all’ingresso del mercato un anziano cerca stampelle e cinture ancora buone.

Se non fossi sicuro di essere in Italia, paese che siede fra gli otto grandi della Terra, direi di essere alla periferia di una favelas sudamericana. Queste storie fanno venire i brividi, non siamo a nemmeno cento metri di distanza da dove la settimana scorsa l’amministrazione comunale faceva sfilare, a spese nostre, donne coperte di strass e lustrini fra un pubblico plaudente e ben vestito.

In questi quattro anni di raccolta differenziata-farsa sono cambiati ben tre assessori all’ambiente ma l’area mercatale di via Ungaretti è rimasta sempre una discarica alla fine del mercato domenicale. Il lunedì arrivano gli operatori ecologici e caricano tutto questo materiale sui camion per portarlo nel fosso di Terzigno. Gli assessori che si sono alternati fino ad ora hanno imbrattato gli scrostati muri cittadini con ordinanze terroristiche che non hanno spostato di un centimetro le ataviche cattive abitudini locali, quando poi basterebbe poco per riciclare il 95% del materiale depositato dai civilissimi venditori ambulanti sangiuseppesi.

Ma c’è una cosa che sorprende dalle foto scattate domenica 2 gennaio 2011 all’area mercatale: la presenza di centinaia di buste di polietilene da asporto. Ma l’assessorato all’ambiente non aveva fatto un’ordinanza il 26/11/2010, la numero 176/2010, che dava il mese di dicembre 2010 come periodo transitorio vietandone l’uso dopo il 31/12/2010? Forse questi inutili oggetti ci accompagneranno ancora per molti mesi, in fondo questa amministrazione è stata eletta perchè tollerante, molto tollerante.

                                                                            Mimmo Russo