San Giuseppe Vesuviano - Dopo cinquant’anni di abbandono la bella palazzina di inizio 900 dell’asilo Croce Rossa è stata inaugurata per la terza volta in due anni. Un record. La direttrice del 2° Circolo Didattico San Leonardo, dott.ssa Giugliano Antonia, ha voluto festeggiare l’assegnazione dei locali di quello che fu l’Asilo Croce Rossa con una manifestazione natalizia e storico culturale. A farsi carico dell’organizzazione dell’evento la prof. Giusi Scardone fiduciaria per la gestione della scuola.

Una rappresentanza di alunni vestiti con il cappellino da Babbo Natale ha accolto gli ospiti nell’atrio cantando l’inno nazionale e una serie di canzoni natalizie. Poi il dott. Francesco Ambrosio, ginecologo di professione e tecnico audio/video per passione, ha illustrato con l’aiuto di diapositive, la storia vulcanica dell’Area Vesuviana con l’aiuto di bellissime stampe d’epoca fino alla disastrosa eruzione del 1906 che costò a San Giuseppe Vesuviano ben 108 vittime tutte finite sotto l’Oratorio mentre erano impegnate in lunghe veglie di preghiera.Ha mostrato una copia dell’atto costitutivo e dello statuto della fondazione che costruì l’asilo e lo assegnò ad un ordine di suore che lo gestì dal 1911 fino al 1964 quando la scuola fu chiusa e l’edificio abbandonato.

Attraverso le diapositive abbiamo rivisto il prefetto dott. Cinzia Guercio che nell’ottobre del 2012 inaugurò un’ala della scuola, completata poi dall’amministrazione Catapano a settembre del 2014 e consegnata al 2° Circolo. Questa operazione ha generato mugugni e brontolii fra i vari circoli didattici sangiuseppesi e il sindaco Catapano nel suo discorso ha voluto liberare il campo da ogni polemica:” La giunta ha deciso in tal senso perché al 1° circolo è stato assegnato un finanziamento di circa un milione di euro per l’adeguamento energetico, quindi per una questione di equità il 2° circolo ha avuto l’ex Asilo Croce Rossa.”

Ha anche annunciato che a breve partiranno gli atti per una gara d’appalto per la costruzione di un anfiteatro nel grosso cortile della scuola. Nel suo discorso inaugurale la prof. Scardone ha chiesto agli ospiti un minuto di silenzio per le vittime dell’attentato terroristico nella scuola di Peshwar ( Pakistan ) che ha provocato 145 morti e 124 feriti. Ha avuto una parola di ricordo per quei cittadini che nel lontano 30 giugno 1991 evitarono l’abbattimento dell’edificio da parte del comune, fra cui: Lilia Ambrosio, Raffaella Miranda e Antonio Leonida. Ma furono molti di più i cittadini che quella assolata mattina di giugno si diedero appuntamento al cancello principale dell’ex asilo e impedirono l’ingresso della ditta a cui erano stati appaltati i lavori. Uno di loro, Leonida Ambrosio, lo notiamo fra la folla che si assiepa intorno agli oratori. 24 anni fa fu tra i maggiori artifici della difesa dell’ex asilo Croce Rossa, fu grazie ad un suo stratagemma che si riuscì a scoprire che il progetto, approvato dall’allora amministrazione comunale, aveva sentenziato la rasa al suolo dello storico immobile.

“Mi ha fatto piacere - spiega orgoglioso Leonida Ambrosio - vedere all’inaugurazione bambini e maestre sorridenti e festanti per la bella location trovata per la loro scuola. Se oggi ciò gli è permesso è grazie ad un manipolo di cittadini che allora, rischiando la loro incolumità personale, si opposero alla tracotanza ed alla illegalità. Per me l’ex Asilo Croce Rossa, da oggi non più ex, rappresenta il vero simbolo della legalità a San Giuseppe Vesuviano. La ricostruzione storica, durante l’inaugurazione (la seconda dopo quella del 26 ottobre 2012 ad opera dei commissari prefettizi) ha stranamente e gravemente cancellato vent’anni di battaglie per questo edificio. Sarebbe bello se le insegnanti, spesso timorose delle polemiche e della politica, ricordassero ai loro alunni, che dal 1990 in poi non furono le polemiche o la politica, o addirittura la cultura, quelle si totalmente assenti allora, a salvare l’Asilo Croce Rossa, ma bensì i sit-in, i blocchi stradali e le denunce. Vorrei che nessuno dimenticasse che questa struttura, proprio perché assurta a simbolo di legalità, è di tutti i cittadini e pertanto bisognerà fare in modo che tutti ne usufruiscano”.

Ma cosa accadde alla fine degli anni 80? Proviamo a fare un passo indietro. Nel 1988 le comunali furono vinte dalla Democrazia Cristiana che conquistò ben 20 consiglieri su 30. Sindaco divenne il dott. Ambrosio A.A. che aveva raccolto un plebiscito di voti, oltre 5000 preferenza. Partirono quindi progetti fantastici: cavalcavia sulle ferrovia, un area industriale, la tesoreria comunale e l’abbattimento e ricostruzione dell’ex Asilo Croce Rossa. Questa fu la goccia che fece traboccare il vaso, il Gruppo Ecologico Vesuviano insieme a pochi altri cittadini di buona volontà disse no e il giorno dell’avvio dei lavori si fece trovare davanti al cancello della scuola per impedire che il folle progetto dell’amministrazione prendesse il via.

Ne segui un lungo contenzioso fra il comune e la ditta assegnataria che qualche decennio dopo fu risarcita con un assegno miliardario. Nell’atrio della scuola, mentre i bambini cantavano Jingle Bells, un attempato signore ha ricordato quel momento:” In realtà Ambrosio non aveva nessuna intenzione di demolire la scuola, gli interessava solo puntare al contenzioso.” Parole pesanti dirette ad un amministrazione che solo qualche anno dopo, nel 1993, fu sciolta per infiltrazione camorristica.

La verità fu che l’edificio finì nell’oblio della memoria. Solo nel 2007, all’indomani della seconda strabiliante vittoria elettorale del dott. Ambrosio A.A., il quale dopo 5 anni di amministrazione si avviava a fare il secondo mandato, si iniziarono a tirare fuori le montagne di rovi e rifiuti che gli uomini e la natura avevano depositato all’interno della struttura. Si disse che servirono più di dieci grossi camion per rimuovere ciò che si trovava depositato fra quelle storiche mura. La prima iniziativa fu l’organizzazione del Presepe Vivente da parte dell’associazione Unione Sangiuseppese che replicò anche l’anno successivo ma poi l’arrivo della Commissione Straordinaria a seguito del secondo scioglimento del comune per infiltrazione camorristica , a dicembre 2009, fece naufragare anche questo progetto. Bisognò attendere l’arrivo dell’energica prefetto Cinzia Guercio, a settembre del 2011, affinchè la macchina comunale iniziasse a dare i frutti seminati dal precedente prefetto, la dott.ssa Gabriella Tramonti, e a dare una svolta per tirare fuori dal pantano amministrativo in cui l’aveva portato sette anni di gestione Ambrosio. I risultati si videro in due opere pubbliche importanti: il completamento dei lavori di Piazza Garibaldi e la consegna del primo lotto dell’ex Asilo Croce Rossa.

Oggi tante persone sono tornate fra queste mura, calpestano i pavimenti originali tirati a lucido e fra di loro alcuni hanno gli occhi umidi quando passano le diapositive con le immagini di vecchie foto in bianco e nero, un caloroso applauso accoglie una foto di gruppo con una delle suore dal grosso cappello bianco con sullo sfondo la Madonna in preghiera e una cinquantina di bambini, allora le classi erano numerose. Forse più di uno dei presenti si riconosce e sui loro volti l’orologio della storia ci porta ai mitici anni 50 e 60, gli anni del boom economico.

La prof. Raffaella Miranda, storica attivista del mondo cattolico sangiuseppese e fra coloro che bloccarono fisicamente lo scellerato progetto di abbattimento e ricostruzione dell’allora amministrazione Ambrosio, chiude gli interventi esortando le mamme, e i nonni, presenti affinché conservino foto, quaderni, libri, giocattoli dei bambini per garantirne la memoria al passare degli anni ” non c’è niente di più bello- dice- di rivedere vecchie immagini della gioventù, per affermare le nostre radici e garantirci un futuro nel solco di chi ci ha preceduto”.

La serata termina al buffet offerto dalle maestre e da alcuni sponsor. L’augurio è che al più presto il comune completi i lavori in programma e faccia di una bella scuola anche una scuola sicura, manca ancora la scala antincendio.