San Giuseppe Vesuviano - Uscita casello di Palma Campania sulla A30 Caserta-Salerno. Gli automobilisti si avviano in direzione San Giuseppe centro. Superano, con una buona dose di fortuna un incrocio pericolosissimo soprattuto all’imbrunire. La rotonda spartitraffico sono anni che l’hanno promessa. Ci troviamo in via Pianillo. Procedono verso via Vasca al Pianillo. Qui lo scenario è lunare: rifiuti disseminati ovunque. Rifiuti speciali, vecchi pneumatici, ritagli di stoffa, amianto, che quando periodicamente prendono fuoco sprigionano la pericolosissima diossina. Si prosegue e più innanzi c’è il reparto elettrodomestici ed ingombranti. L’attraversamento deve avvenire a finestrini rigorosamente chiusi per i malcapitati automobilisti. Lì c’è la tristemente famosa Vasca al Pianillo, una grossa cloaca a cielo aperto, dove nel corso dei decenni tutti, impunemente, vi hanno sversato di tutto. Ve l’immaginate se un giorno il puzzolente “laghetto”, come ha promesso il generale Jucci (quello della bonifica del Sarno) dovesse essere prosciugato, perché bypassato dalle nuove fogne, cosa salterebbe fuori dal suo fondo? Personalmente vorrò sopravvivervi per dare un’occhiata. Deformazione di cronista!

Percorrere le altre strade (via Pianillo e via Querce) per raggiungere San Giuseppe Vesuviano per l’automobilista significa inoltrarsi in una sorta di budello che si restringe e senza l’adeguata segnaletica si finisce da tutt’altra parte. Questa specie di circumvallazione è così la strada più agevole per raggiungere il centro della “città del commercio”, per quanti abbandonano l’autostrada o la variante del Vesuvio. Insomma è l’arteria di accesso, il tappeto d’ingresso in casa nostra. E’, però, un bruttissimo biglietto da visita che San Giuseppe Vesuviano offre a quanti ancora si avventurano in questi paraggi. E non sanno ancora cosa li aspetterà una volta arrivati nel, cosiddetto, centro storico.