Napoli - Vi sembra giusto che una famiglia faccia una fila interminabile prima di far visitare la propria bambina da uno specialista in pediatria presso l’ospedale Santobono di Napoli? E vi sembra giusto che dopo tre ore di attesa sia costretta a “gettare la spugna”, perché di dottore al lavoro, in quel momento, ce ne sta uno soltanto? E’ sabato: tutti i medici e i pediatri di famiglia non lavorano, hanno il week end libero. Migliaia di professionisti su cui il sistema sanitario nazionale per due giorni su sette non può contare perché stanno godendosi il meritato riposo.
Come quindi migliore l’assistenza sanitaria, e dare all’utente, che contribuisce all’esosa spesa sanitaria, la certezza della cura? La speranza è riposta nella U.C.P., ovvero Unità di Cure Primarie. Grazie alle quali i cittadini della Campania potrebbero avere a completa disposizione uno studio medico dalle ore 10 alle ore 19 dal lunedi’ al venerdi’. Le strutture, così come prevedono i progetti, già operanti in altre regioni d’Italia (Toscana, Lazio) saranno costituite da gruppi di medici di medicina generale e pediatri di libera scelta. Le nuove strutture non andranno a sostituire quelle gia’ esistenti, ma le integreranno in collaborazione con i medici di famiglia. Nate con lo scopo di fornire risposte adeguate ai cittadini, con le Ucp si spera di far fronte alle criticita’ del sistema pubblico sanitario.
I medici delle nuove strutture effettueranno inoltre interventi a domicilio per visite, certificazioni, prescrizioni o consulti. Per il cittadino che ne avra’ necessita’ sara’ molto semplice trovare l’Ucp piu’ vicina chiamando il Recup (ad un numero verde) oppure la sua Asl per avere informazioni al riguardo. Nel concreto le nuove Unita’ di Cure Primarie avranno il compito di decongestionare i Pronto soccorso degli ospedali del Sistema sanitario regionale che spesso rappresenta l’unica possibilita’ di cura immediata a disposizione dei cittadini. Combattendo cosi’ il fenomeno dell’ospedalizzazione impropria. E’ stata inoltre individuata una figura di responsabile delle Ucp cha avra’ il compito di mantenere i contatti con le Asl. Il progetto sara’ finalizzato a fornire dati, creando una banca dati e, soprattutto, servizi, come interventi di primo soccorso. Dovrebbero essere, con le turnazioni, ambulatori aperti sette giorni su sette. Naturalmente in molti casi gli Ucp stanno lottando con la resistenza dei medici di famiglia. Vedremo come andrà a finire.