San Giuseppe Vesuviano - L’ex sindaco di questa distratta comunità, Tonino, quello rispedito a casa per collusioni malavitose, cambia ancora partito. Come nella migliore tradizione dei mercenari del calcio, lui si sfila la casacca (pardon schioda la “tabbella”) e ne indossa (appende) un’altra. Volete non riconoscergli che lui la politica la sa veramente fare? In meno di due anni è riuscito a farsi fotografare prima con Berlusconi (le malelingue dicono che sia un pezzotto), poi col baffuto Lombardo e adesso col piacente Pierferdy,

 al quale in una passata elezione europea Tonino, nella sala consiliare promise ottocento voti. E più di ottocento furono i “chiccarielli” che raccolse il Casini a San Giuseppe Vesuviano.

Un segno inequivocabile contraddistingue il nostro Tonino: quando va a contrattare coi capibastone della politica nazionale, sul bancone ci mette una valanga di “chiccarielli”, che lui è in grado anche di trasferire da una testa di legno all’altra. E vedeste Tonino quante ne ha di teste alla Pinocchio al suo seguito!

L’Unione di Centro non si è fatto certo scrupolo ad imbarcare, in vista delle prossime regionali, un sindaco che per Maroni & Co, e per il governo Pdl, ha guidato una amministrazione collusa con la malavita organizzata. Tonino incurante se ne va in giro con la sua inseperabile borsa in pelle color marrone-caki e dispensando a tutti baci e abbracci (sono rimasti memorabili quelli dati durante le campagne elettorali anche ai baffuti zingari nostrani: anche loro votano)  rincuora i suoi estimatori. “E’ tutto falso, è colpa di chi mi vuole male, prima delle elezioni tornerò sul Comune”.

E’ tempo di campagna elettorale. Di mercato delle vacche. A Casini non si può rimproverare nulla, lui non fa parte del Pdl e non ha avuto il tempo di informarsi sulla realtà sangiuseppese coi vari Maroni, Laboccetta, Nespoli, Bobbio, ecc. Tonino la sua campagna elettorale l’ha già cominciata, ha messo in gioco la moglie, e c’è da giurare che il suo sarà un porta a porta scientificamente chirurgico. Dal canto suo la signora Ambrosio impersona alla perfezione il modello di donna descritto da quella ricerca universitaria americana, secondo cui: “dopo un certo numero di anni passati insieme la moglie tende sempre più a somigliare al marito, ad emularlo, e se ha talento anche a superarlo”.

In questo pezzo di storia della politica locale, fatto di mala amministrazioni e nessuna tradizione civica, restano gli elettori. I più intelligenti tra i sangiuseppesi avranno già capito troppe cose. Ma gli altri? Beh, Tonino fida su questi, sulla loro voglia di misurarsi sotto un’altro stendardo, sono coloro che alle ultime comunali gli hanno affollato ben dodici liste. E sono ancora quella maggioranza a cui più del paese interessano i cazzi propri!