San Giuseppe Vesuviano - Il Collettivo Vocenueva ha chiuso la serie di manifestazioni del maggio culturale con un concerto in piazza Risorgimento. Il maggio culturale si è articolato in 4 eventi: un concerto il 6 maggio, la presentazione di un libro il 15, un film documentario il 21 e per chiudere era in cartellone una serata musicale in piazza con i UNIDOS DO BATACOTO sabato 29.

Durante la manifestazione era possibile firmare al banchetto dell’Associazione Jamm per i tre referendum contro la privatizzazione dell’acqua. Presenti all’evento tanti giovani, anche di Comuni vicini, ma si sono viste anche famiglie con bambini. La serata è trascorsa in modo piacevole complice anche la temperatura già estiva.
Il giallo: verso le 23 una pattuglia del locale commissariato ha chiesto di interrompere la manifestazione perché mancava la comunicazione all’autorità di Pubblica Sicurezza, necessaria per legge quando si organizzano eventi sul suolo pubblico. Gli organizzatori si sono scusati con gli agenti dicendo che “eravamo convinti che ad avvisare il Commissariato ci avrebbe pensato il Comune, visto che era stata richiesta l’autorizzazione il 15 aprile e che il comune aveva risposto, dando parere favorevole solo il 24 maggio dopo che era stata pagata la tosap e i diritti Siae”. E’ stata una leggerezza che è costata la immediata e giusta cessazione della manifestazione.
Nel panorama sangiuseppese queste sono notizie da prima pagina: finalmente il rispetto delle regole è una priorità. Ma già dal suo arrivo il nuovo dirigente della Polizia di Stato del locale commissariato, dottoressa Napolitano, aveva dato una sterzata verso la tolleranza zero, infatti abbiamo visto per qualche settimana agenti di polizia intenti a fare controlli a tappeto sui veicoli in circolazione.
Adesso si aspetta lo stesso rigore delle forze di polizia verso le centinaia di veicoli che stazionano in piazza Garibaldi notte e giorno intenti a prendere un caffè, oppure le migliaia di auto parcheggiate dappertutto in via Aielli e via Di Luggo, ferme per un minuto a fare una visita in clinica, senza parlare della follia collettiva provocata davanti alle scuole da mamme inferocite disposte a tutto pur di depositare il proprio pargolo davanti all’uscio della scuola, ma per queste signore adesso bisogna aspettare settembre.
Si potrebbe continuare all’infinito: bar, clinica, Comune, laboratori di analisi, farmacie, pizzerie, ristoranti, tabacchini, ovunque vi sia un’attività vi è disorganizzazione, maleducazione e abuso di spazi pubblici. Sarebbe il caso che le forze di polizia presenti sul territorio inizino ad affrontare grandi e piccole illegalità a 360 gradi, giustamente cominciando colpendo anche coloro che hanno avuto l’ardire di denunciare il malaffare e la malapolitica. 
A San Giuseppe Vesuviano in questi anni le abbiamo assistite di tutti i colori, dall’esplosione di un petardo durante i festeggiamenti alle comunali del 2007 con un ferito grave, ma che stranamente no si ritenne necessario lo scioglimento dell’assembramento, passando per grosse scorpacciate di fagiolate in piazza senza acqua corrente e bagni pubblici, e anche allora sembra che per l’ASL era tutto regolare. E finendo alle fantasmagoriche zeppolate sempre prive di bagni pubblici, e come da copione nessuna autorità ha tenuto niente da dire.

Dopo la scorpacciata di legalità fra scioglimento del consiglio comunale, Commissione Prefettizia e Sentenza del Tar oggi sarebbe il caso che si cominciasse a vivere un poco più normalmente nel rispetto di regole e leggi da parte di tutti.