(Dal nostro corrispondente in Saint. Josephville - TOGO). La crescita tumultuosa subita dalla nostra economia negli ultimi dieci anni sta producendo molti effetti collaterali. La totale mancanza di strutture come parcheggi e incapacità nella gestione della logistica sia di merci che veicoli privati sta mettendo a dura prova la convivenza civile degli abitanti della nostra città.
La brutta avventura subita da Vincent, discendente di una nota famiglia specializzata nella vendita di pallottolieri sia per uso commerciale che privato, è esemplificativa del clima che si vive in città da tempo. Vincent vive e lavora in una via del centro, Boulevard Aielli, cresciuta a dismisura grazie ai soldi fatti girare dal traffico di rifiuti tossici provenienti dall’Europa e dagli Stati Uniti. Vent’anni fa solo i capiclan avevano l’asino per fare le compere, oggi quasi tutte le persone usano grossi Suv di fabbricazione Sudcoreana che, complice la mancanza di parcheggi, abbandonano ovunque anche fuori alle abitazioni private impedendo ai residenti l’accesso alla strada. Per completare il quadro a poca distanza della casa di Vincent vi è un grosso ospedale che un tempo era solo una piccola infermeria, oggi grazie a dei filantropi Italiani, è cresciuto in modo disordinato e abusivo. Vi sono macchine modernissime per fare i raggi X e gli esami del sangue importantissimi per i tanti malati di tumore e leucemie provocate dagli scarichi incontrollati di rifiuti tossici.
Domenica 28 novembre Vincent cerca di entrare nella sua rivendita di pallottolieri ma un grosso SUV è parcheggiato davanti al cancello, un vicino gli grida “Sarà sicuramente nell’ospedale, vai a chiedere se ti fanno il piacere di chiamarlo con il tamburo interno” . Ma Vincent ha idee più moderne rispetto ai suoi vicini, ha studiato in Italia a Bologna, e li gli hanno insegnato che in questi casi si chiamano i vigili urbani. Detto fatto, il piantone risponde:”Oggi è domenica, siamo tutti impegnati in piazza al mercatino Woodoo”. Ma Vincent non demorde e ferma un auto con due vigili di passaggio, che molto svogliatamente accettano di fermarsi, sono le 10.05 del mattino.
Alle 10.30 uno dei vigili si scoccia di aspettare e ci va lui a chiedere il “piacere” al padrone dell’ospedale di chiamare il proprietario del grosso Suv rosso parcheggiato davanti al cancello di Vincent. Pochi minuti e arriva una signora tutta sudata con indosso il vestito della domenica:”Ah, ma parlate di questo Suv? No, il mio è quello davanti all’altro cancello. Arrivederci”. La tensione cresce, Vincent non vuole sentire ragioni, pretende il carro gru per rimuovere il veicolo, chiede a gran voce il rispetto del suo diritto ad entrare ed uscire di casa. I Vigili:”Dai lo sai come si usa in questo paese, lascia perdere. Questi dell’ospedale sono protetti in alto, il Comune ha finto di mettere i segnali di divieto di sosta ma poi ci è stato ordinato di non disturbare i clienti, al massimo dobbiamo solo sbloccare il traffico quando si blocca ma senza esagerare”.
Niente da fare Vincent è irremovibile: chiede il rispetto della legge. A questo punto uno dei vigili ha un’idea degna di Archimede Pitagora: spostare il veicolo a mano! Chiamano dei volenterosi presenti che subito accettano di dare una mano e il grosso Suv è spostato di quel tanto da garantire l’accesso in casa, sono le ore 12,10 circa due ore dopo la prima richiesta di aiuto.
I commenti dei presenti sono unanimi:”Qui è tutto abusivo, le case, i negozi, l’ospedale, finanche le istituzioni sono fuorilegge, come poteva pensare di far rispettare la legge lui da solo? Così va il mondo da queste parti”. Ma Vincent non è d’accordo:”Si è vero tutto intorno a me è degrado e abusivismo, ma io non capisco perchè non possiamo migliorare le cose anche partendo da piccoli casi come questi e poi non dimentichiamo di essere sul fianco di un vulcano attivo che in ogni momento può provocare terremoti ed eruzioni. Cosa succederebbe in caso di emergenza? Andiamo a chiamare queste persone nell’ospedale per poter scappare da casa? Io penso che il Comune debba immediatamente mettere mano a questi problemi prima che per un banale parcheggio ci scappi il morto”.
Queste storie si ripetono sempre più spesso in quasi tutte le strade della città,il fiume di soldi messo in circolazione dal traffico di rifiuti tossici ha sconvolto le strade e l’animo delle persone: molti sono passati direttamente dalla circolazione scalza ai macchinoni made in Cina o Corea senza che l’amministrazione comunale abbia preso alcuna precauzione.
Domingo Rojo - (Saint Josephville) TOGO