San Giuseppe Vesuviano - Ci troviamo in via Vialonga, una delle strade oggetto dell’attenzione del Gen. Jucci e del suo commissariato per la bonifica del Sarno, questo pezzo di strada grazie ad una lieve pendenza ed al fatto che i fabbricati edificati ai bordi non scaricano tutte le acque meteoriche in mezzo alla strada non ha mai presentato grosse criticità dal punto di vista di fossi e buche. Ma a seguito dei lavori sul lato sx, in direzione di Poggiomarino, si creavano prima degli avvallamenti e poi autentiche voragini profonde quasi un metro che il Comune provvedeva a chiudere con la solita “pezza” di asfalto, ma puntualmente ad ogni pioggia si notava un grosso flusso di acqua emergere dal sottosuolo come se fosse una sorgente naturale. Niente di tutto questo, in realtà si trattava della fogna costruita dal Commissariato del gen. Jucci che nonostante non fosse ancora collaudata, aveva subito allacci illegali. Allacci ammessi anche dall’Ing. De Falco RUP del progetto che in un’incontro presso il Commissariato a Napoli dichiarava:”Io non sono un carabiniere, costruisco opere pubbliche, se qualcuno ha allacciato abusivamente non mi sento responsabile”.

Ma l’ultima settimana di giugno 2010 (vedi foto 1 ) succede un fatto strano, la strada collassa come al solito creando una grossa buca, la Polizia locale allertata dai cittadini interviene e fa apporre la transenna, ma stranamente tutto si addormenta nonostante tutte le chiamate fatte al centralino dei VV.UU prontamente trasmesse al funzionario dell’Ufficio Tecnico. Arriviamo alla settimana scorsa ( vedi foto 2) quando alcuni operai a bordo di un  grosso camion effettuano una riparazione radicale aprendo il buco e rifacendo il solaio del pozzetto sottostante, ma per effettuare il lavoro devono tirare fuori dalla buca circa 1metro/cubo di asfalto ammassato negli inutili interventi precedenti. Dicono che servirebbe un pozzetto di ghisa ma il loro capo si è opposto perchè non previsto e chi è il vostro capo?:” La GORI S.p.a.” Resto stupefatto, la Gori che ripara un pezzo delle fogna del Gen. Jucci, eppure nel 2009 mentre sgorgava acqua da sottoterra tecnici della Gori chiamati dai residenti avevano risposto:”I nostri tubi passano sull’altro lato della strada, noi non abbiamo condotte da questa parte”.

A questo proposito abbiamo interpellato la Gori attraverso la rete all’indirizzo comunicazione@goriacqua.com che  ci ha risposto“.

Le comunichiamo che Gori, in qualità di soggetto gestore del servizio Idrico Integrato nel Comune di San Giuseppe Vesuviano, non gestisce le caditoie e la manutenzione dei manufatti per la raccolta delle acque meteoriche. In generale, per quanto riguarda le reti fognarie, la gestione delle stesse passa nella competenza di Gori soltanto dopo che siano stati portati a termine tutti i collaudi necessari. Nello specifico della sua richiesta, nel confermarle che la riparazione è stata eseguita da Gori, teniamo a precisarle che quel tratto di condotta fognaria segnalato è nella gestione Gori (pubblica fognatura già esistente) e non rientra nei lavori del Commissariato. I tempi d’intervento - comunque inferiore a quattro mesi rispetto alla prima segnalazione - si sono prolungati sia per problematiche tecniche che per le sopraggiunte avversità meteo. Si resta a disposizione per ulteriori chiarimenti. Cordiali Saluti. Stampa e Comunicazione G.O.R.I. S.p.A. - Gestione Ottimale Risorse Idriche.

Per chi conosce via Vialonga sa benissimo che prima delle cura del Gen. Jucci la fogna non c’era, per quale motivo la Gori decide di fare questo lavoro è per noi un mistero, resta il fatto che a San Giuseppe Ves. i fossi non sono tutti uguali, a seconda da dove si creano così vengono affrontati dall’ufficio tecnico. Per esempio un fosso di via Aielli ha meno di sei ore di vita prima di essere chiuso (salvo i festivi) mentre la vita media di un fosso in altre strade del paese è strettamente collegata alla presenza o meno di assessori e consiglieri comunali in quel pezzo di strada, solo via Torricelli e via Mattiuli hanno la garanzia che i loro fossi saranno chiusi entro l’anno venturo.

Mimmo Russo