Il titolo di questo articolo potrebbe sembrare una provocazione. Vi assicuro, niente affatto. Purtroppo è la sacrosanta verità. La realtà dei fatti è sotto gli occhi di tutti. Le strade cittadine sono perennemente sporche. La raccolta dei rifiuti appare come una sorta di sceneggiata: operatori ecologici e mezzi che si confondono ed operano gomito a gomito con bambini e cittadini intenti ad iniziare la loro giornata. E’ il trionfo di una promiscuità antigienica indescrivibile, paradossale.

Gli operatori ecologici non sono più spazzini, era diventato offensivo chiamarli per il lavoro per il quale sono stati assunti e, infatti, non spazzano più le strade! E i più lavorano senza guanti, mascherina, tuta, ecc. Sono dipendenti di quelle ditte, prendi San Giuseppe Vesuviano, che arrivano e fanno quello che vogliono. Perché chi dovrebbe non ne controlla la qualità dei servizi offerti.

Già la qualità dei servizi. Se si pensa che a San Giuseppe Vesuviano i cittadini spendono ogni anno circa sette milioni di euro per tenere pulito il loro paese, in ogni angolo ci dovrebbe brillare come uno specchio. Ma ahinoi gli angoli sono sporchi come quando spendevamo meno di due milioni di euro all’anno. Si potrebbe obiettare: ma siamo passati alla raccolta differenziata?

Qui sta il bluff. Perché la tanto decantata raccolta differenziata dei rifiuti, così come l’hanno recepita e manipolata certe amministrazioni locali è semplicemente una truffa, si legalizzata, ma sempre truffa è per il contribuente. Solo un modo per aumentare del 200 per cento la tassa sui rifiuti e scaricare sugli utenti le inefficienze degli amministratori. Quando si parla di igiene i politici latitano meglio dei cento malfattori più ricercati d’Italia.    

La raccolta differenziata è un bluff perchè, a mio parere, è illegale, scaricare sui cittadini, sulle famiglie la totalità del peso della differenziazione, quando poi si scopre che il ritiro dei bustoni avviene alla rinfusa, cos’ come lo smaltimento nelle discariche. Se si pensa che nessun paese civile al mondo è riuscito ancora, ne mai ci riuscirà, a convincere la totalità della sua comunità a votarsi alla differenziata, come lo si può pretendere dalle famiglie del Sud Italia già di per se alle prese con una miriade di problemi quotidiani?

La raccolta differenziata dei rifiuti è un bluff. Perchè se io ti pago, e profumatamente, per un servizio, tu Comune sei tenuto per legge ad ottemperare ai tuoi doveri. E’ il Comune, attraverso le sue ditte, così dette esperte della materia, che dovrebbe ritirare i rifiuti, differenziati dalle famiglie solo in umido da una parte e tutto il resto dall’altra. Trasportare il materiale in una isola ecologica appositamente attrezzata e lì affidarlo a giovani operatori che completerebbero la vera opera di differenziazione.

Con sette milioni di euro all’anno moltiplicati per cinque, che sono gli anni medi di un mandato elettorale,  vi immaginate che efficiente isole ecologica potrebbe essere attrezzata e  quanti giovani potrebbero essere avviati al lavoro?