Terzigno - L’oggetto della foto non è un Ufo arrivato sulla terra da un pianeta sconosciuto, ma la risposta della gente di Terzigno alla militarizzazione dei convogli di autocompattatori carichi di monnezza e diretti alla discarica ex Sari. Da più di una settimana centinaia di persone, tutte le notti, presidiano i punti strategici per il passaggio  dei camion, centinaia di agenti di Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza in assetto antisommossa all’ora X, che è quasi sempre verso le 02,00 del mattino, partono con cariche di allegerimento per liberare le strade dai dimostranti e dagli oggetti messi di traverso (pietre, pneumatici, segnali divelti), per consentire il passaggio del convoglio che si era formato già dalle ore 23,00 al casello dell’autostrada A30 a Palma Campania.

Fra i dimostranti vi è di tutto: cittadini residenti esasperati da 3 anni di vita al fianco di una discarica da oltre 80 mila tonnellate di monnezza indifferenziata, che bloccano le strade portandosi dietro intere famiglie. Poi vi sono i giovani dei centri sociali antagonisti che con sciarpe e cappellini sognano la rivoluzione contro lo Stato e approfittano del buio per provocare le forze dell’ordine. Poi vi sono decine di giovani minorenni che si muovono in branchi ed hanno l’unico obbiettivo di provocare la Polizia senza motivo, e sono i più pericolosi, puntualmente richiamati all’ordine dagli organizzatori seri della protesta che intendono far valere le proprie ragioni in modo pacifico e legale.

La notte fra martedi e mercoledi sono stati usati questi chiodi a punte multiple dalle parti di via Cavour a Terzigno per fermare un convoglio e a farne le spese è stato un grosso camion carico di rifiuti che è stato dato alle fiamme, aggiungendosi alla lunga lista dei veicoli incendiati sulle strade per la discarica. La notte successiva era tutto un blocco stradale, erano chiuse la rotonda dei Passanti, la rotonda alla fine di via Panoramica e l’incrocio al centro di Terzigno con la strada proveniente dalla ss268. Insomma chiunque si è sentito danneggiato dalla discarica è sceso sotto casa e si è fatto il suo blocco stradale, le forze dell’ordine hanno assistito in silenzio fermo restando che appena è arrivato l’ordine hanno caricato tutto ciò che si sono trovati davanti.

Per quanto riguarda il fronte istituzionale il sindaco di Boscoreale Langella continua a guidare la protesta seguito da vicino dai sindaci di Terzigno, Boscotrecase, Pompei e Torre Annunziata. Rientrato lo sciopero della fame hanno organizzato una serrata che ha visto protagonisti tutti gli esercizi commerciali di Boscoreale, Boscotrecase e Terzigno. Il prossimo appuntamento è per il primo ottobre alle ore 19 in via Zabatta vicino alla pizzeria Il Rifugio da dove partirà un corteo organizzato dal Movimento Difesa del Territorio - Area Vesuviana. Nel frattempo questa notte si replica, almeno fino a che il presidente Berlusconi, come annunciato dal suo fido scudiero Domenico Auricchio, non verrà di persona a risolvere il problema.

                                                                           Mimmo Russo