San Giuseppe Vesuviano - E’ sicuro: il 7 gennaio 2010 i commissari prefettizi firmeranno il decreto che azzera tutti gli incarichi elargiti dall’amministrazione Ambrosio. Circa una quindicina di funzionari, dirigenti e impiegati assunti con il discutibile metodo dell‘Intuitu Personae, cioè senza concorso pubblico, saranno licenziati senza appello. Chi invece è stato nominato dirigente tornerà alla mansione precedente, mentre i funzionari che erano stati declassati e parcheggiati a non far niente saranno reintegrati nel grado. Per i segretario generale invece la procedura burocratica è diversa, quindi bisognerà aspettare qualche giorno ma la sorte (anche per la Vuosi) sembra segnata, ci si sarebbe aspettati delle dimissioni immediate (vedi decreto di scioglimento pag.24).

L’ente avrà un risparmio stimato in circa 500 mila euro (come già anticipato da Unapagina), che sarà utilizzato in parte per gratificare i funzionari allontanati perchè non disposti ad accettare acriticamente gli ordini provenienti dalla stanza dei bottoni. A regime possiamo dire che l’operazione frutterà alle asfittiche casse comunali circa 300 mila euro, che speriamo si potranno usare per le scuole invece che per fare campagna elettorale ad un manipolo di politicanti a tempo pieno.

In questi giorni i commissari prefettizi hanno messo mano anche alle future nomine in scadenza già previste dagli amministratori sospesi, e cioè: 2 tecnici da destinare al Controllo di Gestione; 3 tecnici al Nucleo di Valutazione e 3 ai Revisori dei Conti. In tutto 8 professionisti fra comnmercialisti e avvocati che dovranno aiutare i commissari nella valutazione e il controllo degli atti di gestione e nella certificazione dei bilanci, funzioni che fino ad ora erano svolte in modo approssimativo visto come è finita senza che nessuno dei tecnici nominati dalla passata gestione abbia sentito il dovere di opporsi alla metodologia della gestione della cosa pubblica da parte di Ambrosio e compagni.

Anche i commissari prefettizi nomineranno questi tecnici con l’Intuitu Personae. Il 30/12/2009 con determina dei dirigenti sono stati riaperti i termini per presentare le domande, lasciando inalterati i sistemi di selezione: si presenta un curriculum e si viene scelti ad Intuitu Personae.

Sull’argomento abbiamo sentito alcuni ex consiglieri comunali e responsabili dei partiti di opposizione alla maggioranza. Enzo Catapano capogruppo del Pdl in consiglio comunale e fra i responsabili del circolo Pdl sangiuseppese.“L’Intuitu Personae è consentito dalla legge. La scelta è nelle mani dei commissari e noi li sosterremo perchè il momento storico richiede un cambio di rotta dato che per il passato sono state fatte scelte discutibili. Pietro Ferraro responsabile del circolo Pdl sangiuseppese. “Abbiamo un vuoto normativo, come linea politica puntiamo sul criterio dei titoli oppure sui concorsi quando è possibile”.

Dora Franzese capogruppo del Pd e membro del direttivo del locale circolo del Pd.“Personalmente non ritengo questo metodo corretto per tutti i concorrenti, nel caso la legge imponga questa soluzione opterei, per bilanciare la scelta del candidato, con una valutazione dei titoli presenti nel curricula, ma specificandolo nel bando. Pino Migliarino coordinatore del locale circolo del Pd.“Siamo fortemente critici verso il sistema dell’Intuitu Personae in quanto non permette la trasparenza, impedisce l’esercizio della giusta competizione. Pensiamo che si sia persa un’occasione per dare una svolta.

Il bilancio di questo primo mese di attività dei commissari è positivo al 50%, da un lato hanno operato con serietà per ripristinare un minimo di ordine nella macchina amministrativa, almeno da un punto di vista legale. Sull’altro versante invece stanno ripercorrendo gli stessi fumosi sentieri dell’Intuitu Personae tanto cari a politici e burocrati, ma che lasciano fuori dalla porta giovani senza padrini. Questa, secondo noi di Unapagina, era l’occasione giusta per premiare tanti giovani laureati sangiuseppesi, che invece di emigrare potevano essere impiegati nel bene comune della nostra comunità, permettendogli di fare esperienza e dandogli un salario pulito senza dover salire le sante scale di nessuno.

                                                                             Mimmo Russo