Città del Vaticano - Uno stipendio, o meglio, un “giusto riconoscimento” economico per il lavoro delle madri casalinghe: è quanto chiede il Vaticano al Governo italiano, ma non solo, in vista del sesto Congresso Internazionale delle famiglie cattoliche, che si terrà a Città del Messico dal 13 al 18 gennaio prossimi. In una conferenza stampa di presentazione, il card. Ennio Antonelli, presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia, ha anche auspicato “una maggiore equità nel prelievo fiscale” sui nuclei familiari numerosi. “E’ importante - ha osservato - applicare equità nel prelievo fiscale alle famiglie, un riconoscimento dovuto - ha insistito - che reca beneficio all’intera società”.
“Un riconoscimento dovuto anche al lavoro domestico - ha poi sottolineato - perché non si capisce come possa valere di meno se svolto da una madre anziché da una colf”. “Affermazione che non contrasta con il principio di gratuità delle cure familiari - ha puntualizzato - in quanto “le cure alla famiglia sono offerte per amore, ma hanno comunque diritto ad un giusto riconoscimento”. Le parole di Antonelli sul sostegno economico alle casalinghe hanno incassato l’immediata approvazione del ministro per le Pari Opportunità, Mara Carfagna: “si tratta di un appello - ha commentato- che va accolto con piacere e attentamente ascoltato”.
Dopo anni di silenzio, qualcuno si occuperà anche della famiglia!?! Non prima ovviamente di aver aiutato le banche e la sfasciata Alitalia. Come si vede il nucleo fondamentale della nostra società è riportato ogni volta in coda. Tutti fanno finta di occuparsene, di parlare, di proporre. Alla fine si ricordano delle famiglie soltanto durante le campagne elettorali, quantizzando il numero dei loro componenti ma non il numero dei problemi che le stesse devono affrontare in solitudine. Forse perchè non hanno bilanci da presentare, fondazioni che contano e che in quanto tali possano finanziare occultamente le varie correnti politiche, di qualsiasi “colore e odore”.
                                                                   Luigi Ambrosio