Mentre Striano avrà la stazione della linea veloce, ennesima occasione persa per San Giuseppe. Qui, frattanto, c’è zuffa sul Distretto Industriale, da destra a sinistra tutti ambiscono alla poltrona di presidente. Ma chi tra tutti questi personaggi ha veramente fatto qualcosa per la nostra comunità? Vi si aggiunga una amministrazione comunale sprecona (feste) e vessatoria (multe) che ha dato il colpo di grazia ad una economia in crisi. In più imprenditori costretti a scappare via. Ecco il cocktail delle attese deluse.
Dopo Nola che il Cis lo ha riempito grazie ai commercianti sangiuseppesi. Dopo Marcianise che si è accaparrato il Polo della Qualità, eppure loro non hanno più tradizione commerciale della nostra San Giuseppe Vesuviano. Adesso anche Striano ci sorpassa e distanzia. Anzi il paese ai confini tra le due province, è diventato da qualche anno  capofila di tutte quelle cittadine che in fatto di servizi e vivibilità hanno ormai molto da insegnarci.
Striano, lo avevamo già titolato nei numeri precedenti di Una pagina, ospiterà la stazione della linea ferroviaria veloce. Diverrà, quindi, un punto di riferimento, con tutti i risvolti economici positivi, per l’area vesuviana interno. .Coloro i quali vorranno visitare Pompei, il Vesuvio, la costiera sorrentina o amalfitana da ogni parte d’Italia arriveranno in treno alla stazione di Striano, badate bene e non di San Giuseppe Vesuviano. Della Città del Commercio si è persa ogni traccia.Come se non bastasse il nome della nostra cittadina non è menzionato nemmeno in altri progetti. Una sorta di velo pietoso è stato steso sull’immobilismo dell’attuale amministrazione di centro-destra.  

                                                                                     lu.am.