Terzigno - Martedi 19 ottobre ore 23,30, il Comune è assediato da alcune centinaia di persone, quattro cittadini esasperati sono sul tetto e non intendono scendere, una decina di carabinieri in assetto antisommossa bloccano l’ingresso dell’edificio mentre altri sono pronti ad intervenire in un blindato poco distante, una mezza dozzina di funzionari di polizia in borghese con il cellulare incollato all’orecchio percorrono il vasto salone all’ingresso su e giù ininterrottamente, infine due veicoli dei VV.FF. sono fermi nel cortile con il personale pronto ad intervenire.

Nello spazio antistante si discute animatamente, ognuno ha una soluzione e pretende di farla accettare al proprio vicino, decine di giovani premono per entrare ma i carabinieri sono immobili, non lasciano passare nessuno. Ad un certo punto la tensione sale vertiginosamente e alcuni battono le mani su una vetrata (la porta a vetri era stata rotta poco tempo prima dell’arrivo dei carabinieri) a questo punto il consigliere comunale avvocato Franco Annunziata avverte di pazientare che appena aperta la porta tutti possono entrare liberamente. E’ stato come alzare il coperchio di una pentola sotto pressione, i quattro resistenti oramai sfiniti scendono e si confondono con il pubblico, la porta si apre e la folla si appropria dell’aula consiliare.

Passano pochi minuti ed una signora suona la carica:”Ragazzi i camion passeranno fra poco al Rifugio, andiamo tutti a bloccarli” , in pochi minuti non resta più nessuno nella sala consiliare. Chiediamo spiegazione ad Annunziata:”Non si è capito perchè la Polizia temesse problemi di ordine pubblico, gli stessi funzionari accorsi dalla discarica non si sono resi conto da che parte dovesse venire questo pericolo. Io ho solo spiegato le ragioni della gente che qui hanno sede permanente i comitati antidiscarica e i funzionari di polizia non hanno ritenuto necessario continuare a bloccare l’ingresso al pubblico”.

Scusi consigliere, ma non doveva essere il sindaco a condurre questa trattativa visto che è lui il padrone di casa? “Non so dove sia il sindaco in questo momento, io sono intervenuto come rappresentante ufficiale dei cittadini, sono stato eletto e ritengo giusto essere vicino ai miei concittadini in un momento così importante”.

Effettivamente è un mistero per molti dove sia il sindaco Domenico Auricchio, eletto 7 mesi fa al secondo turno con 5118 voti (61,64%) in questo momento, si sa solo che circola per il web una lettera che prova un accordo di programma fra il sindaco Auricchio, il suo vice Ranieri per il Comune e il sottosegretario Bertolaso per il Governo, accordo che avrebbe dovuto far cadere su Terzigno una pioggia di milioni di euro per ospitare la discarica, invece c’è solo la puzza di morte che ammorba l’abitato da quasi due anni. Forse teme che qualcuno dei suoi concittadini non sia tanto entusiasta di quest’accordo, visto quello che succede tutte le notti da oltre un mese.

Ma fra i Desaparecidos si annovera anche il presidente Cesaro, legale rappresentante della discarica in quanto presidente della Provincia di Napoli che occupa il suo posto grazie anche a 5756 cittadini di Terzigno (69,01%) e 8716 cittadini di Boscoreale (69,05%). Il Presidente Caldoro ha invece ripagato i suoi 6647 elettori di Terzigno (69,96% ) e 7887 (62,56%) cittadini di Boscoreale dirottando i camion della monnezza nelle altre province Campane fino al 26 ottobre prossimo.

                                                                           Mimmo Russo