San Giuseppe Vesuviano - Il Consiglio comunale è convocato per l’11 ottobre, all’ordine del giorno:1) Comunicazioni del sindaco - 2) Approvazione verbale seduta precedente - 3) Prima var. di bilancio 2010 - 4) Approvazione rendiconto di gestione anno 2009 e relativi allegati - 5) Riequilibrio di bilancio 2010 art. 193 D.L. 267/2000 - E infine 15 sentenze fuori bilancio.

Secondo consuetudine è la conferenza dei capigruppo riunita alla presenza del segretario generale, o di un suo delegato, e sotto la presidenza del presidente del Consiglio comunale a formulare la scaletta degli argomenti e contestualmente a prendere visione degli atti sui quali il Consiglio voterà di là ad un minimo di cinque giorni. Invece questa volta il presidente Randaccio ha applicato alla lettera il regolamento ed ha formulato l’ordine del giorno e stabilito la data del Consiglio comunale. Ciò ha provocato molti dissensi fra le varie forze politiche che hanno disertato la conferenza dei capigruppo convocato per il 4 ottobre.

Il capogruppo del Pdl Vincenzo Catapano ci dice:”Questo è un atto irresponsabile, il sindaco ed il presidente del Consiglio non si possono arrogare il diritto di decidere anche per la minoranza. Anche se noi non abbiamo la forza elettorale per imporre le nostre scelte, in questo modo ci viene tolto il diritto di fare delle proposte che potrebbero essere prese in considerazione anche da altri gruppi politici. Verso questo provvedimento ricorreremo al Prefetto”.

Dello stesso avviso anche Dora Franzese, capogruppo del Pd:”L’arroganza dell’amministrazione ha superato ogni limite, fin dai primi Consigli comunali abbiamo criticato i termini strettissimi con cui venivano convocati sia la conferenza dei capigruppo e sia il Consiglio comunale, oggi ci troviamo di fronte ad una chiara violazione di legge che spero, il Prefetto provvederà a far rientrare nell’alveo della legalità.

Di altra opinione è Michele Ferraro, ex sindaco di San Giuseppe Ves., ex funzionario della Provincia di Napoli attualmente in pensione: “Il presidente del Consiglio comunale ha applicato alla lettera il regolamento, perchè  la conferenza dei capigruppo ha funzioni consultive e non vincolanti, di coordinamento dei lavori del Consiglio comunale. Sarebbe comunque opportuno consultare i capigruppo anche sulla data del Consiglio e sull’ordine del giorno”.

Ci sembra di capire che ciò che è mancato è stato quel senso dell’Etica, quella deontologia che dovrebbe essere il punto di riferimento fra i vari gruppi politici presenti nel parlamentino sangiuseppese. Ma purtroppo fra i nostri governanti queste sono parole sconosciute, la maggioranza schiacciante ottenuta alle ultime elezioni li porta a pensare di comandare e non governare il Comune, e presi da questa euforia dimenticano anche i principi del vivere civile.

Alla fine il punto della contesa era il fatto che il Consiglio comunale andava convocato obbligatoriamente entro il 30 settembre 2010 per evitare che atti inerenti al bilancio potessero scadere. Questa maggioranza ancora una volta si dimostra incapace anche di organizzare un Consiglio comunale.