San Giuseppe Vesuviano - Con l’ordinanza n. 176 del 24/11/2010 l’amministrazione comunale ha messo fuori legge i sacchetti di plastica da asporto e  il materiale monouso nelle sagre e nelle feste patronali (bicchieri, piatti e posate). Questa non è certo un’iniziativa della giunta Ambrosio ma solo un atto dovuto alla legge che istituisce questo divieto, la 296/06 che invitava le pubbliche ammnistrazioni a seguire un percorso virtuoso verso la data del 1/1/2010 che avrebbe visto il divieto alla vendita dei sacchetti di plastica, divieto che è stato prorogato, come avviene sempre in Italia, al 1/1/2011.

Oggi l’amministrazione Ambrosio da ai commercianti un mese di tempo per azzerare le scorte e prepararsi al 1° gennaio 2011 con sacchetti biodegradabili, il cosidetto mater-bi, oppure sacchi di cotone riutilizzabili all’infinito. Questi atti, presi durante una delle emergenze peggiori dal 1996 ad oggi, fanno sorridere. Danno l’idea di voler prendere l’acqua dall’oceano con il paniere, questa amministrazione è inadempiente dal 2003 anno in cui avrebbe dovuto avere, secondo il decreto Ronchi, Isola ecologica, oasi ecologiche, porta a porta, raccolta differenziata ad almeno il 35% ed essere già passata da TARSU a TIA. Invece niente di tutto questo è stato fatto, si è partiti con un porta a porta fallimentare dal primo giorno perchè privo di strutture e privo della responsabilità dell’operatore di prossimità,in breve gli operatori ecologici passano a volo radente disinteressandosi di chi e come produce i rifiuti che trovano sul loro percorso.

Questa ordinanza prima di essere pubblicata ha già generato un paradosso grande come una casa: i sacchi neri per i rifiuti delle oltre 5000 utenze commerciali iscritte a ruolo della TARSU. Le aziende in regola con il pagamento del tributo non hanno mai ricevuto i sacchi regolamentari per la differenziata e si sono sempre dovute approvvigionare sul libero mercato,dal 1° gennaio saranno fuorilegge oppure dovranno spendere un mare di soldi per comprare i sacchi in mater-bi.

Altro problema serio che si creerà all’indomani del 01/01/2010 con la scomparsa delle buste della spesa sarà l’impossibilità della maggioranza degli utenti di procacciarsi le buste per i rifiuti,visto che il Kit disponibile prevede una busta ogni due giorni per l’umido e per il secco,una busta a settimana per la plastica e per la carta,sempre fermo restando per quei cittadini ligi che si presentano ogni tre mesi a ritirare le buste a piazza E. D’Aosta.

Sicuramente assisteremo all’impennata degli scarichi illegali come è sempre successo quando questi apprendisti stregoni prendono iniziative senza coinvolgere i cittadini dal chiuso delle loro stanze ovattate.

                                                                        Mimmo Russo