San Giuseppe Vesuviano - Otto anni fa, il 31 ottobre 2002, la tragedia di San Giuliano di Puglia, in una bella scuola elementare da poco ristrutturata dove studiavano una sessantina di bambini ed erano al lavoro 4 maestre. In meno di un attimo il terremoto e il solaio collassò e sommerse sotto il suo peso 27 bambini di prima elentare con la loro maestra intenti a festeggiare Halloween, uno solo di loro si salvò perchè ebbe la prontezza di scavalcare la finestra mentre gli altri seguirono la maestra sotto i banchi come gli avevano spiegato alle esercitazioni di protezione civile.

Da quel giorno l’Italia non è più la stessa alunni e  genitori si interrogano sulla stabilità degli edifici, sulle precauzioni prese in caso di calamità. Unapagina nel 2007 fece una raccolta di firme per una “scuola sicura” alla quale aderirono circa mille persone, i moduli autenticati furono inviati proprio alle mamme dei bambini di San Giuliano che si erano fatte promotrici di questa richiesta di legge di iniziativa popolare. Fino ad oggi non ci è giunta notizia di iniziative del Parlamento italiano in merito alla questione.

Come giornale abbiamo fatto un giro fra gli istituti sangiuseppesi per verificare se gli standard di sicurezza fossero rispettati. Il quadro presentatoci è stato totalmente negativo, anche gli edifici da poco ristrutturati come Plesso Nappi e Plesso Iudici hanno lacune e deficienze che impediscono il rilascio dei certificati.

Per quanto riguarda il primo e secondo Circolo Didattico per giorni ci è stato impossibile parlare con il dirigente o perchè impegnato o perchè assente, abbiamo quindi pensato di scrivere una lettera in cui abbiamo annotato le sette domande che avevamo intenzione di chiedere, allegando anche il nostro indirizzo di posta elettronica per la risposta. Sono passati quasi due mesi dal recapito delle buste,ma forse non è sufficiente per avere una risposta: Al Sig. Dirigente il 1° Circolo Didattico Di San Giuseppe Ves. Egregio dottore, noi di Unapagina, come ogni anno, facciamo un’indagine sullo stato degli edifici scolastici cittadini. A tal proposito vogliamo rivolgerLe alcune domande a riguardo degli edifici in cui sono alloggiati gli alunni del 1° Circolo. 1)Quanti edifici dipendono dalla sua gestione? 2)Dove sono situati? 3)Avete il certificato di idoneità statica per ognuno? 4)Per quelli sprovvisti,quali misure avete preso? 5)Fate prove di evacuazione a seguito calamità naturali durante l’anno scolastico? 6)Il plesso Belvedere dovrebbe essere oggetto di ristrutturazione,quali soluzioni avete adottato per evitare disagi ad alunni e personale docente e non? Se sarà così gentile di rispondere alle nostre domande, le può inviare a questo indirizzo E-mail mimmorussofmi@tiscali.it  In ogni caso desidero ringraziarla fin da ora per il tempo che dedicherà al nostro questionario. Li 16/09/2010.

Questa invece è quella consegnata al 2° Circolo Al Sig.Dirigente il 2° Circolo Didattico di San Giuseppe Ves. Egregio dottore, noi di Unapagina, come ogni anno,stiamo conducendo un’indagine sullo stato degli edifici scolastici cittadini. A tal proposito vorremmo porle alcune domande. 1)Quali sono e dove sono ubicati,gli edifici del 2° Circolo Didattico posti sotto la sua gestione? 2)Tutti gli edifici sono dotati di certificato di idoneità statica? 3)In quelli che eventualmente ne siano sprovvisti,quali precauzioni sono state prese per la sicurezza degli alunni,del personale docente e non, ospitato durante le ore di lezione? 4)Fate ciclicamente prove di evacuazione per rischi connessi alle calamità naturali? 5)Avete fra i vostri plessi edifici interessati da ristrutturazioni? 6)Quali misure avete preso per ridurre al minimo i disagi per alunni, personale docente e non? Li 16/09/2010.  

 

 

Bene, questi signori fino ad oggi, non hanno avuto tempo di contattarci. Miglior sorte non ci è toccata all’Istituto Ceschelli dove la nuova direttrice dottoressa Ferrara, dopo averci ricevuto con molto cortesia, con altrettanta gentilezza non ha ritenuto opportuno darci alcuna risposta o spiegazione. Ma noi di Unapagina non molliamo, continueremo a chiedere con forza il rispetto delle più elementari norme sulla sicurezza affinchè veramente, non ci sia mai più un caso San Giuliano.

                                                                        Mimmo Russo