Terzigno - Dopo le dichiarazioni dell’Amministratore delegato di Asia, sul sito della testata giornalistica La Stampa, risulta lampante un piano segreto per aprire tutte le discariche previste dalla legge 123/2008 e darle in gestione agli ’esperti’ della Protezione Civile e alla multiutility Bresciana-Milanese A2A. Dopo le dichiarazioni choc dell’Amministratore dell’ASIA  Fortini, che ammette di essere stato costretto a causare il disastro ambientale a Terzigno, risulta chiara la presenza di un piano segreto per saturare il prima possibile la discarica “Sari” e dare il via alle altre discariche previste nella legge 123/2008, ’scaduta’ il 31 dicembre 2009, ma non risulta per nulla chiaro chi dovrebbe avere architettato il piano.

Dichiara Fortini all’Unità: “All’inizio dell’estate, siamo stati costretti a sversare a Terzigno migliaia e migliaia di tonnellate di rifiuti putrefatti della discarica Lo Uttaro di Caserta, e dell’ex Cdr di Caivano. Avvertimmo che avrebbe provocato esalazioni moleste. La situazione è peggiorata perché ci hanno impedito di coprire i rifiuti con quaranta carichi di terra e con cisterne con enzimi che servono ad attutire la puzza e a inibire gli aggressivi gabbiani. Finora abbiamo perso 11 compattatori nuovi, per un valore di 2.176.000 euro”. 

Abbiamo la prova provata che la forzatura di Terzigno è stata architettata per risollevare lo stato di agitazione e poter sollevare l’azienda locale dalla gestione della discarica, e dalla gestione dell’inceneritore di Napoli Est, ma non abbiamo la prova del perché. Potrebbe essere per rintrodurre in Campania la Protezione Civile di Guido Bertolaso e dare maggiore potere alla Multiutility Bresciana-Milanese A2a (che gestisce anche l’ex impianto CDR di Caivano e l’inceneritore di Acerra) per la gestione di una nuova enorme discarica a Terzigno e probabilmente nuove discariche nel resto della regione?

Una cosa è certa, in questo caos di proteste e dichiarazioni choc last minute, non va sottavalutata la rescissione del contratto di Asia con Enerambiente spa, l’azienda che fino a ieri aveva in appalto da Asia la gestione della nettezza urbana di Napoli.

Il contratto con Enerambiente spa è stato rescisso per mancanza di interdittiva antimafia, nonostante da anni ASIA desse lavoro a questa ditta, che da un anno e mezzo si occupa anche della raccolta differenziata a Marano di Napoli. Va ricordato che Enerambiente è una holding di Slia Spa, controllata da Manlio Cerroni, che controlla anche Gesenu, l’azienda che gestisce la nettezza urbana di Perugia, e Sao spa, l’azienda che gestisce la discarica “Le Crete” di Orvieto (di cui è previsto un ampiamento e la costruzione di una terza discarica da 1.500.000 metri cubi). Sao spa è controllata da ACEA, che gestiva il famigerato inceneritore di Terni, chiuso per disastro ambientale.

Ma come mai, in un giro d’affari del genere, proprio adesso una ditta come Enerambiente viene messa da parte? Cosa c’è veramente dietro? Vogliono forse scaricare di tutto senza alcun controllo? Ed è strano ad esempio che tra coloro che protestano, giustamente contro la discarica, vi siano infiltrate persone non di queste zone. Chi sono, a chi sono funzionali?

                                                                                                       da E. W.