San Giuseppe Vesuviano - Questo consiglio comunale ha avuto un parto travagliato, ha generato roventi polemiche prima ancora di arrivare in aula, lo racconteremo quindi a spezzoni cercando di illustrare anche le tante cose non dette dai consiglieri, o solo accennate con gesti e frasi fumose.

Come da consuetudine (e come prova la foto) il consiglio comunale è cominciato ben oltre l’ora canonica prevista per legge, anche il neo segretario generale, dottoressa Stefania Rossetti, da poco insediatasi al vertice della macchina comunale, ha seguito le regole non scritte del suo predecessore e si è presentata in aula a seguito del corteo del sindaco e non  come prescrive la legge alle 20,00 come recita la convocazione notificata ai consiglieri comunali il 30/09/2010.

Ma vista la presenza in massa dei consiglieri di maggioranza il problema è stato sanato e si è potuto cominciare dall’appello. Tutti presenti esclusi: Zurino per la maggioranza, Dora Franzese, Emilia Carillo e Franco Duraccio per l’opposizione. Per gli assessori mancava solo Gianni Giugliano. La seduta è valida, si comincia.

Su suggerimento di un consigliere di maggioranza si fa un minuto di raccoglimento per i quattro militari morti in Afghanistan, che viene accolto da tutti i presenti. Ma prima che la seduta abbia inizio il consigliere Luigi Miranda (Pdl) chiede un minuto di raccogliemento anche per il sindaco di Pollica, Angelo Vassallo, barbaramente ucciso da ignoti il 6/9/2010 mentre rientrava a casa. Lo stesso tutti i presenti si alzano in piedi e rispettano il minuto di silenzio.

Da questo momento si può cominciare, il consiglio è valido. La parte legale è stata sanata a norma di legge resta la pessima abitudine di questa maggioranza di dare appuntamento ai cittadini e presentarsi con un’ora di ritardo. Una nota di colore sulla convocazione. Dopo i tanti richiami al presidente Randaccio da parte di tutti i consiglieri di opposizione sui tempi e le modalità di convocazione del consiglio, questa volta ha superato se stesso scontentando tutti, ha convocato il consiglio con 11 giorni di anticipo fermo restando di posticipare la conferenza dei capigruppo offendendo tutta l’opposizione, in più ha affisso i manifesti il giorno stesso del consiglio e pubblicato sul sito del Comune l’avviso il giorno 1. Un record di errori che fanno pensare più ad un comportamento approssimativo che ad una vera regia. Ora si può cominciare.

                                                                              (1 - CONTINUA)

                                                                                 Mimmo Russo

 

 

 

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