La Guardia di Finanza di Milano ha arrestato medici ed ex dirigenti della casa di cura milanese Santa Rita. Sono 14 le ordinanze di custodia cautelare (2 in carcere, 12 agli arresti domiciliari) nei confronti di 13 medici e del rappresentante legale della clinica per i reati di falso ideologico e truffa ai danni del Servizio Sanitario Nazionale. E’ indagata, per la responsabilità amministrativa degli enti, la clinica stessa dove sono avvenute le truffe: 2,5 milioni di euro sarebbero stati ottenuti indebitamente.
Secondo l’accusa, i professionisti avrebbero falsificato le cartelle cliniche, affermando la sussistenza di patologie e necessità terapeutiche, allo scopo di chiedere alla Regione Lombardia e al Servizio Sanitario Nazionale un rimborso superiore a quello dovuto, per gli anni 2005 e 2006. “Effettuavano operazioni chirurgiche inutili, dannose, avventate, inspiegabili” verso pazienti ignari per ottenere rimborsi illeciti dal sistema sanitario nazionale.

Ciò avrebbe provocato la morte di almeno cinque pazienti e lesioni gravissime per altri 88. Questa l’accusa contestata dai Pm milanesi Grazia Pradella e Tiziana Siciliano ai medici. Per alcuni dei medici sono stati contestati anche i reati di lesioni gravissime e di omicidio volontario, avendo sottoposto pazienti ad interventi abnormi ed invasivi, senza tener conto delle condizioni di fragilità degli stessi per età e condizioni cliniche.

L’inchiesta sulla clinica di via Jommelli è stata avviata oltre un anno fa: la Guardia di finanza avevano sequestrato migliaia di cartelle cliniche ritenute non veritiere o comunque alterate. In una decina di casi pazienti con tubercolosi sono stati curati con l’asportazione del polmone. Proprio per far luce su questi casi lo scorso anno l’Asl Citta’ di Milano ha creato una commissione d’inchiesta e ha sospeso l’accreditamento col Servizio Sanitario Nazionale per il reparto di Chirurgia Toracica della clinica.

E in Campania, e nell’area vesuviana, come vanno le cose? Si sa che milioni di euro finiscono nelle tasche della sanità privata, con quali risultati e soddisfazioni per gli utenti? Sarebbe interessante conoscere le pagelle che, per esempio la Asl Na 4 di Pomigliano d’Arco, competente per questa parte del territorio vesuviano, assegna (?) periodicamente alle cliniche private. Se non altro per rendere pubblici i livelli di qualità dei servizi che le stesse cliniche dovrebbero per legge assicurare agli utenti.

                                                                 Michela Miranda

 

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