San Giuseppe Vesuviano - Questo paese è come quel pugile “suonato” che cerca disperatamente le corde per non finire al tappeto. In verità aiuti per evitargli le corde non è che ne siano venuti da parte dei politici. Anzi i più elettoralmente premiati risultano essere proprio coloro che i significati di viabilità scassata, di scuole che cadono a pezzi e di vivibilità negata non sanno proprio in quale vocabolario cercarli.

Sarebbero imminente l’apertura del cantiere per il rifacimento di piazza Garibaldi, che prevede un restailing completo di un punto nevralgico del paese. Proprio per questo merita particolare attenzione ciò che si potrebbe verificare in caso di errori di valutazione nell’esecuzione dei lavori. Ciò che più preoccupa è che questo potrebbe rivelarsi il colpo del ko per il nostro pugile gia “suonato”.

Si sa che i progetti a guardarli attraverso un palstico sono tutti belli e accattivanti, mentre la realtà ci narra di dettaglianti sangiuseppesi, e quindi del centro storico, in difficoltà per la recessione economica e che mal supererebbero un periodo, più o meno lungo, di accesso vietato ai loro negozi. In quali condizioni arriverebbero al Natale prossimo, ammesso che i lavori per la nuova piazza fossero ultimati per fine anno?

Si parla di un progetto originario “piazze” stravolto dall’attuale amministrazione comunale, fosse anche solo per renderlo più rispondente (!) alla realtà locale, comunque, se così fosse, ci troveremmo di fronte ad un qualcosa di diverso da come i tecnici avevano prospettato la soluzione dei problemi di viabilità. Si dice di una tangente che attraverserebbe tutta una piazza Garibaldi ridotta ad isola pedonale, che andrebbe ad intersecarsi con un ramo ad una sola corsia che si immetterebbe, a senso unico, su corso Vittorio Emanuele.

In tutto questo rimane poco chiaro il perchè di una via Durelli trasformata in isola pedonale, o per dove transiteranno i pullman di linea. Non va dimenticato che attualmente con cinque strade di sfogo il traffico rimane periodicamente ingolfato. Cosa accadrà quando le vie di “fuga” saranno ridotte a una e mezza? 

Si ha come la sensazione che i dubbi su questa operazione, vitale per il futuro di San Giuseppe Vesuviano, siano tanti e permangono tutt’ora irrisolti. Come non tenre in considerazione i flussi di traffico, che il sottoscritto, da assessore alla viabilita, dieci anni fa, fece finanziare ed approvare col Put (piano urbano traffico). Come non considerare che la nuova piazza, è fondamentale, dovrebbe essere realizzata solo dopo l’entrata in vigore di un piano parcheggi, anch’esso depositato dall’allora giunta Casillo. 

Per finire, noi non siamo contro il nuovo, (diamo atto anche dello sforzo di alcuni consiglieri comunali, per il paese) ci battiamo da sempre per la vivibilità sostenibile e per l’economia, ma non per questo la voglia di dare inizio subito ai lavori, dovrà portare alla nascita di un nuovo “mostro” in piazza Garibaldi. Per quello attuale non ha mai pagato nessuno!