San Giuseppe Vesuviano - I Ricicloni, associazione di cittadini impegnata nella raccolta differenziata dei rifiuti, ha chiuso il mese di maggio con la raccolta di circa 5 metri cubi di bottiglie di plastica più tantissima platica a film, vetro, legno, lattine ed indumenti usati.

Tutto il materiale ammassato nei sacchi della foto è stato portato in un centro di selezione dei rifiuti dove è stato immediatamente avviato al riciclaggio verso le aziende che produrranno nuovi oggetti di plastica. Tutta l’operazione è a costo zero. Dal 2006 in avanti la produzione de I Ricicloni è salita vertiginosamente di pari passo all’impennata dell’emergenza rifiuti, arrivando a toccare anche i 10 metri cubi di bottiglie di plastica al mese. Ma dall’inizio del 2010 la raccolta ha subito un forte rallentamento anche perchè il Comune ha raccolto di tutto dalle strade diseducando i cittadini ad avere un comportamento virtuoso. Oramai è più l’indifferenziato che viene raccolto giornalmente che la parte separata, anche se i dati ufficiali vengono tenuti segreti.

All’indomani del suo insediamento il nuovo presidente della Provincia di Napoli, Luigi Cesaro, ha rimosso il SIR (Sistema Informativo Rifiuti) dal sito istituzionale della Provincia promettendo che a breve il servizio sarebbe ripreso, è passato quasi un anno ma la cosa dorme il sonno dei giusti, attraverso questo sistema potevamo avere un’idea approssimativa di come funzionasse la raccolta nei Comuni, oggi l’imperativo è: rimuovere i rifiuti e portarli in discarica.

Sul fronte locale invece l’amministrazione Ambrosio rilancia sostituendo l’assessore Menzione con l’assessore Santorelli, primo degli eletti alle amministrative del 2007. Alla presentazione delle nuove deleghe Santorelli, col piglio deciso di chi con la delega al commercio non ha mai brillato per iniziative concrete, ha affermato:”C’è la stiamo mettendo tutta per far ripartire il servizio, abbiamo problemi nella zona sud  (per la verità intendeva l’area ad Est del paese visto che stava parlando di via G. Ammendola in direzione del Pianillo, noto feudo elettorale del sindaco, ndr) il nostro problema è che molti cittadini non partecipano alla raccolta abbandonando di tutto per strada”. 

Cambiato l’assessore, ma la musica è sempre la stessa. Prima era colpa del centrosinistra in provincia e regione, in particolar modo di Bassolino, oggi la colpa è dei cittadini e del fatto che i nostri camion per scaricare l’indifferenziato a Terzigno devono dare precedenza ai mezzi dell’ASIA provenienti da Napoli (sempre Santorelli all’ultimo consiglio comunale). Una cosa è certa: non è mai colpa dell’amministrazione Ambrosio.

Non è colpa dell’amministrazione Ambrosio se non abbiamo un’isola ecologica, se il mercato settimanale non viene pulito la domenica, se le aziende presenti alla fiera non hanno mai ricevuto le buste nonostante paghino TARSU e TOSAP (salate), se i cittadini non ritirano le buste al centro di piazza D’Aosta, se solo il 58,4% paghi la TARSU e oltre settemila sono gli utenti sconosciuti al ruolo della tassa (secondo uno studio del dott. Michele Ferraro protocollato al Comune con n. 7253 del 25/09/2009 ), se il costo ufficiale del servizio in solo 4 anni (2006/2009) sia passato da circa 3 milioni a circa 6 milioni di euro all’anno (ufficiali, forse non conosceremo mai l’importo esatto del buco provocato dalla monnezza nelle casse del nostro Comune).

Bene di fronte a tutta questa innocenza noi Ricicloni cotinueremo a raccogliere rifiuti ed a separali per dargli nuova vita. Al di là di tutte le motivazioni economiche e politiche lo dobbiamo a tutti quei cittadini, parenti/amici e vicini di casa, che ci sono stati portati via da malattie collegate alla gestione criminale dei rifiuti, e a quanti in questo momento combattono da soli la loro battaglia contro queste malattie nel chiuso delle loro case, che posso garantire, sono tanti anche nel nostro Comune. Tumori, neoplasie, leucemie sono malattie provocate dalle diossine, elementi che sono immessi in circolazione dall’incendio incontrollato dei rifiuti, ma anche da inceneritori o altoforni. E’ oramai certo che in molti Comuni delle province di Napoli e Caserta vi sono altissime percentuali di casi di tumore comparabili solo alle località dei grandi distretti industriali del nord. Loro hanno i tumori e le fabbriche, noi solo i tumori. I cittadini devono insistere nella differenziata: è l’unica nostra possibilità per uscire da questo inferno.

                                                                        Mimmo Russo