San Giuseppe Vesuviano - Come da programma alle ore 12,00 del 3 marzo 2010 la commissione elettorale, presiduta dal commissario prefettizio dottot Trotta, si è riunita presso l’aula consiliare della Casa comunale per nominare i 110 scrutatori più 35 sostituti che dovranno svolgere il servizio elettorale alle prossime regionali del 28/29 marzo. Ad assistere il dottor Trotta la dirigente l’ufficio elettorale signora Tirelli e tre collaboratori.

La nomina degli scrutatori avviene ai sensi dell’art.6 legge n.95 del 8/3/1989 modificato dall’art. 9 della legge n. 270 del 21/12/2005 detta Porcellum dal suo primo firmatario sen. Calderoli. Per capirci: la commissione elettorale è composta da tre consiglieri comunali, di cui uno della minoranza,più il sindaco. Secondo la legge non vi è un metodo prestabilito, la commissione nomina all’unanimità, è possibile nominare anche figli e parenti più stretti,l’importante che vi sia un voto unanime. In caso di disaccordo si vota a maggioranza nome per nome. Con un simile presupposto il sindaco Ambrosio nelle ultime due consiliature ha usato la nomina degli scrutatori come un efficace strumento per aggiudicarsi il consenso politico, tanto è vero che il Francesco Duraccio (Pd), pur di farsi votare in commissione elettorale, si fece votare dalla maggioranza, garantendosi 27 posti di scrutatore ad ogni elezione. Sia ben chiaro: tutto a norma di legge, ovvero di Porcellum.

Bene oggi, a causa della nota disavventura giudiziaria dell’amministrazione Ambrosio, a provvedere alla nomina degli scrutatori ci ha pensato la commissione prefettizia che, a norma di legge, ha preferito optare per un più lecito sorteggio dall’elenco degli scrutatori tenuto dall’ufficio elettorale. Si è provveduto a tagliare tutti i 1498 nomi degli iscritti e, grazie anche a dei volontari presenti fra il pubblico, si è fatto il sorteggio nome per nome.

Il problema è che questa lista fornita dall’ufficio elettorale, è composta da tutte le persone che hanno fatto domanda per il servizio elettorale e che in molti casi lo hanno già svolto,quindi per la quasi totalità si tratta di clientes elettorali del sistema di potere che ha retto le sorti della nostra cittadina nell’ultimo decennio. Alla domanda di quanti hanno fatto domanda e non hanno mai fatto lo scrutatore il dirigente Tirelli ha risposto:”Non sono in grado di fornire questo dato, l’ufficio apre la lista a novembre di tutti gli anni affiggendo un manifesto e aggiornando l’elenco dal quale la commissione elettorale sceglie i nominativi”.

Certo che una commissione di nomina prefettizia avrebbe potuto aprire le liste a gennaio affiggendo un manifesto,creando un nuovo elenco. Visto che la passata amministrazione era stata sciolta per infiltrazione camorristica e si sta operando per annullare quanti più atti possibile non si capisce perchè anche questo non poteva essere considerato come illeggitimo,aprendo le finestre in un ufficio che è stato sempre un feudo del potere.

Un passo verso la trasparenza è stato fatto,anche se veder sorteggiare persone nate negli anni ‘40 fa capire che all’apertura dei seggi vi sarà il caos provocato dalla mancata presenza di tanti nonnetti e ascoltare alcuni cognomi di parenti di ex consiglieri comunali vanifica tutto il lavoro fatto dalla commissione prefettizia verso la legalità. Il commento generale sarà:” … tanto sono sempre gli stessi …”