San Giuseppe Vesuviano - Una fitta ed incessante pioggia ha impedito ieri lo svolgimento della sfilata dei carri carvelaschi per le vie della città. Dopo una febbrile ed instancabile settimana di lavoro da parte degli organizzatori, e dopo il prologo di domenica 14 febbraio della sfilata, quella di ieri era la giornata tanto attesa da grandi e piccini, molte le richieste dei passanti di sapere se martedi grasso la festa si sarebbe fatta, ma la risposta era sempre la stessa: braccia allargate e sguardo al cielo.

Forte la tensione nei parcheggi: Il Treno di Patty del rione Boccia-Pianillo. La Biga Romana del senato dell’Antica Roma di via Nappi. La nave dei pirati dei Tigrotti Scalesi hanno tentato di tutto pur di poter percorrere le strade sangiuseppesi, qualcuno si è dato anche ad ancestrali danze della pioggia, ma tutto è stato inutile: verso le 18 la manifestazione è stata sciolta con l’avviso alle forze dell’ordine.

Forte la delusione di quanti hanno lavorato e dei tanti bambini che sono stati costretti in casa dalle avverse condizioni metereologiche, ma ancora più forte la delusione di assistere al forsennato e schizzofrenico lancio di uova ed arance perpetrato in molti punti della città. L’incrocio via G. Amendola - Parco Belvedere, via Lavinaio in più punti, via Aielli, solo per citarne alcuni ma si hanno notizie di molti altri punti strategici della nostra cittadina che per ore sono stati presidiati da centinaia di giovani (e adulti) intenti a lanciarsi di tutto ed a fare altrettanto contro chiunque si avventurasse nel loro raggio di azione. In branco, vigliaccamente, hanno aggredito con uova marce e arance congelate auto e passanti. Polizia e Carabinieri si sono impegnati fin dalla mattina per cercare di arginare questa follia collettiva, ma non è servito a niente. La Polizia locale è intervenuta più volte in vari punti della città, ma è dovuta ritirarsi perchè aggredita anch’essa.

L’attacco portato alla Polizia locale è stato il più ignobile e vigliacco. Questi uomini e donne non possiedono nè attrezzature e nè addestramento adeguato per affrontare folle in tumulto, compito che è risaputo dei corpi speciali di Polizia e Carabinieri, eppure si sono recati nei punti segnalati dai cittadini armati solo della loro dignità professionale e civile, subendo ingiurie e lancio di oggetti da ragazzini invasati spalleggiati da adulti ignoranti. Questa cosa lascia una macchia di vergogna sulla coscienza di tutta la società civile sangiuseppese, come se non bastasse l’onta lasciata il 3 dicembre scorso da un’Amministrazione comunale sciolta per infiltrazione camorristica. Eppure non più tardi di 32 mesi fa (giugno 2007) oltre 340 candidati si sfidarono per conquistare un posto di consigliere comunale con lo slogan :”Cambiamo San Giuseppe!”. Ieri sera nessuno di questi Eroi era a via G. Amendola a difendere la nostra Polizia locale da quattro sciagurati che offendevano la dignità di un intero paese.

Un grazie di cuore va agli organizzatori e a tutti gli appassionati volontari che con tempo, lavoro e soldi hanno permesso che un timido sole di civiltà si alzasse sulla nostra vituperata cittadina. Fra questi segnaliamo: Antonio Annunnziata, Franco Giugliano Antonio Casillo di Unione Sangiuseppese che si sono fatti promotori della manifestazione gestendo tutta la parte burocratica e mettendo in collegamento fra di loro i vari quartieri, allestendo presso l’azienda Langella calce il carro più tecnologico, copia perfetta della locomotiva Baynard che percorse nel lontano 1839 la prima strada ferrata italiana: Napoli -Portici. Questo gioiello della tecnologia domenica scorsa era guidato da un macchinista d’eccezzione, Pasquale Langella, coadiuvato dal fuochista Menzione Francesco, per tutti zì Ciccio. 

Alberto Randaccio, Vincenzo Duraccio (Edil Sud) hanno mobilitato imprenditori e famiglie intere, al rione Nappi, allestendo il più grande e più attrezzato carro di tutta la kermesse, al seguito del quale hanno sfilato domenica scorsa centinaia di bambini ed adulti in costume dell’antica Roma. Giuseppe Bifulco e tutti i Tigrotti Scalesi che con la loro Nave dei Pirati hanno dato l’assalto al centro della città armati fino ai denti di coriandoli e stelle filanti. A tal proposito va ricordato che come al solito la Vesuviana è riuscita a rallentare anche il carnevale, i suoi fili dell’alta tensione hanno catturato la Nave dei Pirati, ma grazie all’intervento di scalesi del peso di Antonio Mollica il vascello è riuscito ad arrivare in Piazza Garibaldi per la sfilata finale.

E’ in progetto di far sfilare i carri domenica 21 febbraio con partenza dai vari quartieri verso piazza Garibaldi alle 16, così come è già stato annunciato nelle più blasonate cittadine limitrofe. Sarà cura di Unapagina tenere informati i lettori sugli sviluppi.

                                                                                    Mimmo Russo